A partire dal 1870 era in vigore un nuovo "regolamento per l'istituto penale del Sennhof". Secondo questo regolamento, i prigionieri ricevevano un pasto giornaliero a base di zuppa di farina al mattino, prima di andare al lavoro alle 6. La sera, il menu comprendeva zuppa d'orzo o di semole o zuppa di riso con fagioli o patate. La sera il menu prevedeva una zuppa d'orzo o di semole o una zuppa di riso con fagioli o patate. A pranzo c'erano più variazioni: la domenica e il giovedì venivano servite carne e verdure, mentre negli altri giorni veniva servita soprattutto zuppa d'orzo o di riso con fagioli e patate. Tuttavia, a causa della regola del silenzio, i prigionieri non potevano parlare delle prelibatezze culinarie.

Il regolamento della prigione del 1927 elenca alcuni cambiamenti: I detenuti, uomini e donne, ricevevano al mattino "una porzione di caffè latte oppure del cioccolato". Oltre alla carne, una volta alla settimana venivano servite salsicce con verdure o polenta.

Nel 2015 non c'erano più regole rigidamente definite. I detenuti ricevevano tre pasti principali - a seconda dello stato di salute o della religione, anche cibi dietetici o speciali. L'amministrazione carceraria attribuiva grande importanza a un'alimentazione sana, varia e in quantità sufficiente. I prigionieri del XIX secolo potevano solo sognarlo.